L'Iref ha contribuito al 48° Convegno di studi attraverso due momenti: il primo di presentazione mutli-espressiva intitolato "Le 4 Stagioni", il secondo attraverso la redazione dell'Atlante delle diseguaglianze nel mondo. Nell'attuale fase storica è necessario riflettere su una democrazia capace di maggiore rappresentanza, una politica determinata a interrompere la spirale dell'aumento delle disuguaglianze, l'impegno a costruire una nuova economia fondata sulla centralità del lavoro e sulla dignità del lavoratore, una forte iniziativa politico - diplomatica per smarcare l'Italia e l'Unione Europea dall'influenza di quelle forze economico-finanziarie che hanno scelto di fomentare la guerra di fronte ai dissesti di un sistema finanziario ormai senza futuro. Questi costituiscono aspetti diversi, complementari e inscindibili, di una unica iniziativa riformatrice necessaria per uscire dalla crisi.
Mentre assistiamo a movimenti della storia sempre più intensi, spesso violenti, alla ricerca di un nuovo equilibrio globale capace di sostituire quello imposto nel ventesimo secolo, le ACLI tornano a Cortona per interrogarsi sul ruolo che possono esercitare nell'attuale complicata fase di transizione e di crisi.
Il 46° incontro nazionale di studi delle ACLI si è interrogato sulla partecipazione, la cittadinanza e la democrazia "nel tempo della crisi e della diseguaglianza":
Salutiamo il Bilancio sociale del Caf Acli 2014 in una fase storica del Paese in cui siamo chiamati a uscire dalla crisi con senso di responsabilità e partecipazione. La disoccupazione giovanile ha raggiunto il massimo storico dagli anni Settanta, e una fetta consistente della popolazione è esposta da tempo ad una snervante precarietà. Persino gli immigrati si interrogano sulla loro permanenza in Italia, tant’è che il saldo migratorio di quest’anno è negativo (gli emigrati sono maggiori degli immigrati). Occorre che il Paese recuperi fiducia in se stesso e nel futuro ed ognuno deve fare la sua parte, politica, economia e società. Anche la stesura del Bilancio Sociale vuole testimoniare una modalità di gestione aziendale consapevole dei ruoli da gestire e dei diritti delle persone che si rivolgono a noi.
Attraverso il progetto Bilancio Sociale delle ACLI SERVICE vogliamo dunque raccontare il nostro modo di lavorare sui territori, come ci organizziamo, come sperimentiamo, come verifichiamo la nostra prassi, per prenderci cura al meglio dei nostri clienti e rispondere alle loro richieste. Il nostro resoconto vuole presentare i processi e le scelte organizzative sia sul piano tecnico-razionale, sia sul piano del “senso”, del significato ultimo, poiché ogni azione, ogni decisione sono pensate e misurate alla luce dei valori che caratterizzano la storia delle Acli. Riteniamo che il bilancio sociale possa essere un’ulteriore occasione per intensificare ed arricchire il dialogo coi nostri interlocutori, siano essi istituzionali o semplicemente fruitori dei nostri servizi. Ed è per questo che, attraverso il nostro racconto, più che descrivere il nostro operato presentando risultati numerici, vogliamo dimostrare quanto i nostri valori guidino le nostre scelte organizzative e siano presenti in quello che facciamo, nel come curiamo i contribuenti, nei nostri risultati.
Il progetto ACLI Ri-Generazioni in partenariato anche con IREF, ha realizzato una mappatura dei talenti e delle professionalità, finalizzata a raccogliere tra gli anziani e pensionati, le competenze e le professionalità che possono essere messe a disposizione dei giovani in cerca di occupazione. Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con i fondi della legge n. 383 del 2000. Nell'ambito delle attività progettuali, l'Iref ha realizzato il monitoraggio dei risultati raggiunti e la valutazione e l'individuazione delle buone pratiche.